Biografia

Olmes Ognibene è nato a Fazzano di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, il 14 Marzo 1923 e si è spento nella sua abitazione di Bagnolo in Piano il 26 Novembre 2017, all’età di 94 anni.
In questo lembo di terra emiliana ha costruito la propria Azienda, fondando il Gruppo Ognibene, oggi leader mondiale nel settore degli attuatori di sterzo, con sedi in Brasile, India, Cina, Germania, Stati Uniti e Giappone.
Nato da genitori contadini, lui stesso iniziò a lavorare come bracciante agricolo.
Nel Novembre 1942 venne arruolato nella Regia Marina Italiana e il 12 Settembre 1943 fu catturato con i suoi commilitoni dall’esercito tedesco a Pola, in Istria.
Deportato in Germania, fu rinchiuso dapprima in un campo di concentramento e poi in un’azienda agricola, ove rimase fino al Maggio 1945 come “Internato militare italiano”, ovvero uno di quei prigionieri che decisero di non aderire alla Repubblica Sociale e vennero pertanto tenuti segregati, oltre che costretti ai lavori più pesanti. Liberato al termine della guerra, riuscì a tornare a casa alla fine del 1945 con un rocambolesco viaggio.
Dal giorno del suo ritorno, Olmes Ognibene si dedicò all’attività imprenditoriale, dimostrando fin da subito grande intuito e capacità di individuare e soddisfare le richieste del mercato.
Fino al 1965 si occupò di attività inerenti alla trasformazione di materiale bellico e di applicazioni innovative per l’agricoltura, fino a che la sua impresa si specializzò nel settore oleodinamico, divenendo infine una delle aziende leader mondiali nel proprio settore.
Alla sua morte, Olmes Ognibene ha lasciato la moglie Amneris Catellani, al suo fianco dal 1955, ed i figli Claudio (oggi alla guida del Gruppo) e Cristina.

In questo libro autobiografico e colmo di ricordi, Olmes Ognibene ripercorre circa tre anni della sua vita, anni che hanno cambiato il mondo, decisivi per le sorti dell’umanità.
Dalla fine del 1942 al 1945, la storia è stata infatti segnata dal conflitto mondiale che ha insanguinato il continente europeo e l’umanità ha fatto un balzo indietro, sospinta nel vortice dei campi di concentramento e nelle violenze della guerra.
Olmes Ognibene in queste pagine narra la propria storia e le sorti dell’Italia in quel periodo buio. È un testimone d’eccezione: ha vissuto l’angosciante violenza del lager, è sopravvissuto alle angherie naziste ed alle bombe, ha conosciuto l’umiliazione di vedersi trasformato in schiavo, ma ha imparato anche il significato della vita.
Come milioni di italiani, è stato catapultato nel terribile gioco della guerra, strappato dal paese di campagna che fino ad allora non aveva mai lasciato. Come tanti suoi connazionali, ha lottato per sopravvivere, trasformato suo malgrado in un eroe.

Olmes Ognibene con la divisa invernale della Marina Militare, dove fu arruolato nel 1942. Egli fu dichiarato idoneo a svolgere la mansione di cannoniere.

Olmes Ognibene, sul trattore da egli costruito, lavorando nel campo adiacente alla chiesa di Fazzano di Correggio (RE).

Olmes Ognibene nel proprio ufficio, insieme al figlio Claudio, nella precedente sede aziendale.

Olmes Ognibene, alcuni anni fa, nel proprio ufficio presso l’attuale sede di Ognibene Power a Reggio Emilia.